lunedì 5 gennaio 2009

Ritratto di un leader

Chiudiamo gli occhi, dimentichiamo la contingenza e tratteggiamo nella mente il ritratto del leader che vorremmo.

Spero qualcuno sarà d'accordo su quanto segue.

Persona educata, ottimista, di intelligenza e cultura superiore alla media, di specchiata onestà.
Capace, quando all'opposizione, di proporre una "visione" forte e idealista, disegnando un manifesto programmatico
orientato al futuro e al progresso economico, culturale e scientifico del Paese.
Capace, quando al Governo, di scelte in contro-tendenza con il proprio partito e finanche impopolari, per il bene del Paese.
Severo con la compagine di governo e draconiano nel reprimere anche la minima parvenza di disonestà tra i propri sostenitori, senza essere schiavo di gendarmi di partito.
Aperto e benevolo con l'opposizione, tollerante verso le critiche, anche feroci, di chiunque si senta mal rappresentato.
Così forte da saper scusarsi e ammettere errori, qualora una delle innumerevoli scelte politiche di una legislatura dovesse infine rivelarsi sbagliata.
Persona che abbia dato prova di eccellenza nel corso della sua vita, ma solerte nello spogliarsi di ogni interesse privato appena investito di una carica pubblica, per fugare ogni dubbio sul fine del suo servizio, tutto teso all'interesse pubblico.
Capace di dimettersi e scomparire, in punta di piedi, quando la sua "visione politica" non risponda più ai bisogni del Paese o quando il suo tempo sia finito.

Non smettiamo di sognare quello che vorremmo, e misuriamo la nostra "stima" per gli attuali leader di partito con consapevolezza e la speranza che l'Italia si merita ben altro di quanto il panorama attuale oggi propone.

tratto da http://www.facebook.com/profile.php?id=1553538599#/topic.php?uid=46462466437&topic=7352