martedì 30 settembre 2008

Spazio al tempo

Da qualche tempo dedico molto tempo al tempo!
Sembra un gioco di parole ma è semplicemente il rendere il giusto spazio ad una componente essenziale ma troppo spesso dimenticata del nostro quotidiano.
Ci viene prospettato un mondo dove tutto deve essere "in fretta", dove non esiste la possibilità di fermarsi neppure per un secondo altrimenti sarebbe "tempo perso"..
INVECE NO!
Questo è tempo guadagnato, è tempo che acquista un valore extra!!
Ai più potrebbe sembrare un lusso, chi pùò permettersi di fermarsi.. ai giorni nostri ci viene fatto credere che chi si ferma è perduto.. bene!! Io approvo la teoria di fermarsi e prendere tempo, di pesare le scelte, di contare fino a 100 prima di qualsiasi azione, di concedersi una pausa..
Chi di noi può dirsi certo che nel dogma dell'essere "al passo con i tempi" si celi una verità?
Io lo contesto, credo nel tempo delle persone, nell'incontro come scoperta dell'altro per rendermi conto concretamente che c'è, esiste, e può darmi molto il confronto con le sue idee!!
Questo richiede energie, richiede tempo..
Ora è tempo di mettere a dormire il PC per ridare spazio alla mente, ecco ciò che ci vuole per concludere una intensa giornata: un buon libro!!

giovedì 18 settembre 2008

Scherziamo? Ma fino a che punto?

LA COPERTA

Esiste una bella teoria sulla coperta corta che può essere riassunta come segue:

- il primo: per risparmiare ciascuno di noi è disposto a spendere il meno possibile perciò acquista una coperta piccola, il più piccolo possibile così da tenere a mano più liquidità.

- il secondo: ciascuno di noi pretende il massimo in ogni circostanza, cerca cioè di ottenere il più possibile da ogni situazione.

- il terzo: la logica ci insegna che se siamo alti 1,80mt ed abbiamo una coperta lunga 1mt, acquistata pensando al massimo risparmio, possiamo scegliere quale parte lasciare scoperta: se 80cm di gambe, se 80, sopra la cintura oppure suddividere 40cm sopra e 40cm sotto!! In ogni circostanza è matematicamente impossibile, anzi meglio è utopia, pensare di potersi coprire per intero.

- il quarto: a conclusione cito un detto veronese “Non se pol averghe insieme ovo, galina e cul caldo”.. a buon intenditore?

Che cosa aggiungere? Si può certamente correggere il tiro con alcuni accorgimenti:

- comperare subito una coperta abbondante spendendo qualcosa in più ma garantendosi una copertura preventiva

- attivarsi con interventi in corsa per aggiungere i famosi 80cm mancanti aggiungendone magari 100cm per non trovarsi dopo poco tempo nella stessa situazione

- continuare a tirare la coperta per tutta la notte sperando di non avere freddo ma alla fine trovarsi con il raffreddore avendo dormito massimo 1 ora

- addormentarsi serenamente convinti di non sentire il freddo ma svegliarsi tutti bagnati perché con il freddo ce la siamo fatta addosso..

Che altro aggiungere? Speriamo in una soluzione asciutta!!!


domenica 7 settembre 2008

Omologazione

Rileggendo il post precedente mi sono venute alla mente alcune considerazioni che mi permetto sinteticamente (spero) di riportare di seguito.
Nel nostro paese è evidente il declino culturale che stiamo attraversando, il disinteresse per tutto ciò che non ci riguarda direttamente e per tutto ciò che è vita pubblica.
Alla luce di questo riflettevo su quanto la nostra società si stia autoconvincendo di essere composta da tutti ricchi, da tutti benestanti quando ciò è matematicamente impossibile!
Da che mondo e mondo un operaio non potrebbe acquistare e mantenere un'auto lussuosa ma ciò avviene spesso da noi con il rischio di ridurre altre spese per far fronte alle rate: non sarebbe più logica una semplice e comune utilitaria? Probabilmente se l'analisi fosse fatta con lucidità e senza pressioni sociali la risposta sarebbe affermativa.. ma non è così perchè vediamo tutti i giorni, transitando per le nostre strade, quante auto con oltre 10 anni ci siano in circolazione.. sarà ma non penso sia la diretta conseguenza dell'euro4!!
Tutta la nostra quotidianità è intrisa di questa logica perversa di onnipotenza basti pensare alle vacanze, disastro sarebbe non poterle fare, all'abbigliamento, povere marche, all'alimentazione, e quant'altro..
Prospetto un ridimensionamento delle aspettative: che l'operaio torni a fare l'operaio nei suoi acquisti, nel suo stile di vita senza sentirsi meno di chi, da manager, avra un tenore di vita più elevato: riconoscere ciò che realmente siamo senza paura di affermarlo con dignità, ricostruire una struttura sociale equilibrata nella quale ciascuno faccia la sua parte nel pieno rispetto!!!
Non è possibile prevedere un continuo e vorticoso rincorrersi tra prezzi e tariffe seguito da un innalzamento delle retribuzioni sia dipendenti che di libero professionista che si autoalimenta seguito da nuovi aumenti e via di seguito.
E' il momento di dire STOP, di uscire dall'ipocrito pensiero comune secondo il quale è possibile avere ciò che si vuole, riconoscendo dei limiti nel potere d'acquisto delle diverse categorie sociali alle quali apparteniamo, rinunciando a spese non necessarie pur di sembrare dei poveretti.. non siamo tutti milionari ma siamo tutti degni del riconoscimento di ciò che siamo, della ricchezza di cui ciascuno di noi è portatore.