venerdì 10 ottobre 2008

Fiducia nel "dopo tempesta"

IN MOMENTI DI CRISI E INCERTEZZA COME QUESTI, RALLENTARE VUOL DIRE MANTENERE SALDA LA NOSTRA FIDUCIA NEL FUTURO ...
... e trasmettere ai nostri figli questa stessa fiducia. Che non è la certezza che tutto andrà bene, che le banche non falliranno, che il PIL crescerà nonostante tutto, che diventeremo un po' più ricchi di oggi. La nostra fiducia si basa sulla consapevolezza che supereremo tutte le dfficoltà, assieme alla nostra famiglia (tradizionale, allargata, verticale o orizzontale), ai nostri amici, alla comunità a cui apparteniamo, facendo sacrifici, rinunciando al superfluo con una punta di leggerezza e ironia, godendo delle piccole gioie gratuite della vita, ritrovando forza nei valori universali della convivenza, leggendo storie e romanzi di altre epoche altrettanto difficili, che ci dimostrano come davvero tutto passa, non vivendo in solitudine le nostre angosce, ma parlandone e sdrammatizzando la cosa con le persone a cui vogliamo bene. Certo ognuno di noi ha paura, ma abbiamo la forza per superare la crisi e ai nostri figli, a tutti i giovani abbiamo l'obbligo morale di trasmettere la fiducia in se stessi e nella loro capacità di affrontare la buona e la cattiva sorte.

1 commento:

Giuseppe Sbardella ha detto...

e chissà, caro Marco che la crisi (la quale non sarà breve né di facile soluzione) possa costituire una bella opportunità per capire che la vera ricchiezza, una volta raggiunto un dignitoso benessere. non è frutto di una accumulazione progressiva di beni materiali ma di rapporti amicali.
E mi domando ancora se, al di là delle misure tecnico-finanziarie, la soluzione della crisi non passe attraverso uno stile di vita simile a quello copra accennato.

Ciao