sabato 27 dicembre 2008

Essere amici di tutti?

Reduce dal battesimo della nostra piccola Giulia (il 26 dicembre) mi risuona ancora la provvidenziale omelia pronunciata dal nostro parroco..
In un primo momento sarebbe potuta scorrere via come l'acqua di un torrente, saltellante e leggera, ma le parole pronunciate e il tempo hanno scavato un solco del quale non è possibile ignorare la traccia!

"Chi può essere considerato un buon cristiano? Chi è in grado di farsi tutti amici probabilmente non è da considerarsi tale. Chi cerca di seguire le orme di Cristo deve essere fedele a Lui, a Lui soltanto, di fronte a questo non ci saranno più amici, genitori e fratelli da mettere al primo posto ma solamente l'annuncio della parola del Signore.. questo vi farà trovare qualche nemico.. io (dice rivolgendosi a se stesso) molto probabilmente non sono un buon sacerdote, non sono un buon cristiano e me ne rammarico, non ho ricevuto scherzi pesanti, non trovo nemici contro cui confrontarmi.. non ho sperimentato l'amore al nemico come fece Gesù.. ma sono ancora qui e perciò ho la possibilità si fare ancora qualcosa.
Ecco, oggi siamo qui a chiedere il battesimo per queste due bambine.. ma siamo pronti ad essere testimoni di Cristo fino in fondo? Sappiamo essere cristiani nella nostra vita? Un cristiano è tale per la testimonianza che porta, non per essere "l'amico di tutti", essere cristiani costa, specialmente nel nostro tempo, ma che cosa possiamo testimoniare ai piccoli che oggi presentiamo qui?"

Credo sia una bordata spaventosa! Una forte testimonianza, un incitamento a riprendere il vero significato dell'essere di Cristo!
Partirò dal modo di agire: dalla semplicità delle parole riprendendo il SI, SI e No, No, senza titubanza.. al Signore la grande sapienza di suggerire al momento opportuno ciò a cui sarò chiamato.

Nessun commento: